80's are good enough

Papà, non leggere questo post.
Anzi sì, cosi per prima cosa potrai leggere i miei ringraziamenti.
Il fatto è che quando ho dodici anni, succede l'irreparabile.
Per tenermi buona durante una serata tra amici, mia mamma mi piazza davanti alla tv intimandomi di guardare un bel film. Il storco il naso, che me ne importa? Mamma insiste e ok, guardiamolo.
Il suddetto film è "The Goonies".
Non voglio accettare che qualcuno tra voi non ne conosca la trama, ma in buona sostanza la riassumo così: ragazzini sfigati, sfratto, tesoro dei pirati, inseguimento da parte dei cattivi, tracobbetti, lieto fine. Il tutto mentre Cindy Lauper canta "Goonies are good enough"; erano gli anni '80.
Intanto, papà, voglio che tu sappia che apprezzo il fatto che la mia VHS non sia mai stata misteriosamente andata smarrita, bruciata, fatta saltare in aria; lo apprezzo,  dovevi volermi davvero molto, molto bene. Detto questo, io vedo il film, lo rivedo, lo rivedo, lo rivedo, lo rivedo, lo rivedo... ci siamo capiti, insomma. Mi innamoro, come più o meno tutte, di Mickey Walsh, rifletto su come dovrebbe essere l'amicizia, inizio a comprendere cosa sia un sogno e cosa voglia dire sbattersi per realizzarlo.
Pochi mesi dopo, leggo "Piccoli Uomini". È il terzo libro della saga della Alcott nel quale Jo March si sposa con un professore tedesco apre una sorta di casa-famiglia in cui vivono e studiano figli di ricconi o scappati di casa. Io leggo le loro vicissitudini e mentre leggo, i visi dei protagonisti del film sopracitato, prendono il posto di quelli dei personaggi del libro. Allora io penso "E se il libro fosse ambientato adesso? E se i personaggi fossero questi? E se io fossi una di loro?".
Poi, all'improvviso, la svolta: e se lo scrivessi io?
Dopotutto se si vuole una cosa, il modo migliore per ottenerla è farsela.
Quindi vedi, papà... mon distruggendo la mia VHS hai contribuito a fare di me ciò che sono adesso: una quarantenne che vive in un bilocale e ha due gatte. Però ho anche un marito col quale pochi giorni fa ho visto il film e da Facebook ho capito che chiunque fosse cresciuto negli anni '80 l'ha rivisto, pensando forse di essere ancora negli anni '80 e di aspettare la fine del film per tornare alla realtà.
Anzi,no.

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